In Calabria la prima raccolta delle olive partirà dalla metà di ottobre con le cultivar âottobraticaâ e âsinopoleseâ nellâareale del reggino per proseguire in particolare con la varietà più diffusa la âcaroleaâ, ad iniziare dalle località a quote più basse, dalla metà di novembre. I tecnici dellâAssociazione olivicola Asso.pr.oli promossa da Coldiretti stimano la produzione della campagna 2019-20, tra 40 e 45mila tonnellate il doppio rispetto allâannata precedente che si era attestata sulle 20mila;produzione media delle ultime cinque annate olivicole è stata di 40mila tonnellate di olio. âLe olive sono sane e quindi avremo olio di qualità â riferisce Salvatore Oliva Presidente di Asso.pr.oli â non abbiamo avuto attacchi di mosca olearia â aggiunge - poiché lâeccessivo caldo nel periodo estivo ha creato un ambiente sfavorevole allo sviluppo dellâinsetto che è lâavversità più grave per lâolivicoltura. Un leggero attacco di insetti Tripidi è stato registrato nel crotonese e nello ionio catanzarese, mentre nellâareale del lametino la produzione è poco inferiore alla media. Certamente â avverte Oliva - bisognerà fare i conti con il clima e soprattutto con lâandamento delle piogge e delle temperature nei prossimi mesi, ma per adesso siamo soddisfattiâ. Rassicurazioni giungono dai tecnici di Asso.pro.li Giovazzini e Francomano sulla Xyella. Ad oggi la Calabria è indenne, ma, â precisano - occorre non sottovalutare nulla e monitorare attentamente e costantemente la situazione attraverso Università , Carabinieri Forestali, Centro di ricerca per l'olivicoltura e l'industria olearia, Istituto Fitopatologico, ARSAC, Associazioni dei Produttori, tecnici. Oltre ad essere attenti al materiale di propagazione, come stanno facendo gli olivicoltori, occorre - raccomandano - fare attenzione alle lavorazioni, allo sfalcio di erbe infestanti, concimazioni, potatura e interventi fitosanitari. Lâolivicoltura in Calabria â evidenzia Coldiretti - si sviluppa sul 24% della superficie agricola utilizzata e il valore allâorigine questâanno si aggirerà sui 200 milioni di â¬uro (oltre lâindotto) a cui vanno aggiunti gli aiuti della politica agricola comunitara. âIl nostro impegno è di potenziare e migliorare la filiera che coinvolge in Calabria 692 frantoi il 15% del totale italiano, con tre D.O.P. e una I.G.P., afferma Franco Aceto presidente di Coldiretti Calabria. Occorre una potente politica di sensibilizzazione per accrescere la produzione certificata ancora poco affermata per effetto dell'andamento dei prezzi. Risulta pesare â continua- anche l'assenza di un Piano Olivicolo regionale che possa adeguatamente sostenere la realizzazione di nuovi impianti specializzati per incrementare la produttività e lâimbottigliamento da parte degli agricoltori. La Calabria - prosegue - è la seconda regione italiana (la terza in Europa) produttrice di olio con oltre 84mila aziende ad indirizzo olivicolo, una superficie investita in olivo di oltre 189mila ettari, e circa 25milioni di piante e oltre 100 varietà di olive, un vasto tesoro di biodiversità , con quasi il 50% biologico e un impiego di manodopera, nella filiera, di oltre 15milioni di giornate lavorative. Un tesoro conclude - su cui gravano le minacce sul lato delle esportazioni, dalle etichette a semaforo ai dazi e ancora il diffondersi a livello internazionale di sistemi di etichettatura fuorvianti che finiscono per mettere il bollino rosso ed escludere paradossalmente dalla dieta alimenti sani e naturali che da secoli sono presenti sulle tavole per favorire prodotti artificialiâ.
11 Settembre 2019
Oliveto Calabria: la fotografia della campagna 2019 olive sane e raddoppia la produzione rispetto al 2018