La vicenda della problematica dei terreni a pascolo per i nuovi titoli di aiuto della PAC per il periodo 2015-2020
Coldiretti: Â si confermino le scelte del Ministro Martina
Sta appassionando âtaluniâ la vicenda relativa alla problematica dei terreni a pascolo che non beneficerebbero degli aiuti della Politica Agricola Comunitaria (PAC). Il Ministero ha âcancellatoâ le speculazioni e dato valore alla premialità a favore dei veri allevatori, e in Calabria câè chi chiede una deroga alla Regione  per ottenere una rendita da contributi PAC sui pascoli senza possedere animali. Ma Coldiretti fa il punto: il Decreto Ministeriale (DM) che fissa le disposizioni applicative per la nuova PAC, sancisce che per avere diritto ai premi comunitari sui terreni a pascolo posseduti in proprietà o altri titolo di possesso, bisogna dimostrare due condizioni: 1) che i pascoli possono essere considerati superfici ammissibili ai pagamenti se effettivamente pascolati; 2) che il pascolamento deve essere fatto con animali di proprietà del soggetto che possiede la proprietà o la disponibilità dei terreni a pascolo sui quali intende ottenere il contributo.  Con la normativa precedente si poteva ottenere  il contributo senza la dimostrazione dellâeffettivo pascolamento. Cosìâ soggetti, non allevatori, possessori di pascoli, con questo meccanismo, beneficiavano dei contributi. Il DM, quindi, abolisce il pascolamento di terzi ed annulla le speculazioni che si verificavano a danno degli allevatori veri che, non subiscono nessuna penalizzazione, anzi lâesatto contrario. Ancora. Il D.M., dà alle Regioni  la possibilità di adottare delle regole più restrittive e non âallargamentiâ che sono in contrasto con le nuove regole comunitarie  che metterebbero a rischio la non certificazione della spesa a danno del bilancio regionale. Coldiretti, ribadisce la contrarietà a tali deroghe, precisando che lâaiuto deve essere erogato agli allevatori e quindi allâagricoltore professionale per come sancito nei testi della Riforma della PAC. âAuspichiamo  - chiede Pietro Molinaro Presidente di Coldiretti Calabria- che la Regione confermi le scelte del Ministro delle Politiche Agricole Maurizio Martina e non adotti âdeliberazione di derogaâ che agirebbe nella direzione sbagliata. In tal senso ci sono stati pronunciamenti del Tar del Lazio nel 2014 e successivamente la sentenza del Consiglio di Stato che ha  stabilito la non ammissibilità del pascolamento di terzi. Si eviti  - continua - di alimentare confusioni e strumentalizzare falsi problemi a favore di chi continua a sfruttare lâagricoltura per fare rendite di comodo. I sostegni della PAC e del PSR, devono essere dati a chi lavora per davvero la terra e non sula carta. Ci auguriamo che in questo momento difficile dellâintero Paese ed in particolare per la Calabria nessuno abbia la leggerezza di legittimare insostenibili privilegiâ.
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23.04.2015                                                    Ufficio Stampa Coldiretti Calabria                                                                                   Â