MALTEMPO IN CALABRIA: LE PRIME STIME DEI DANNI ALLâAGRICOLTURA
Eâ di circa unmilione700mila il danno allâagricoltura Made in Calabria
Dopo questa prima ondata di maltempo nella nostra regione, che va avanti da una settimana, la Coldiretti Calabria, ha fatto una prima stima dei danni diretti ed indiretti con lâaumento dei costi, subiti dallâagricoltura. Da un primo bilancio provvisorio, i danni per lâagroalimentare made in Calabria è di circa un milione e settecentomila â¬uro, riferiti alla riduzione della produzione di latte di mucca e di pecora causa il freddo gelido che sta provocando anche aborti di agnelli, riduzione delle uova prodotte, animali dispersi - il caso più eclatante nella sila cosentina con greggi di circa1400 capi. Con il freddo poi, gli animali mangiano di più e consumano più energia e quindi gli allevatori, dove è stato possibile, hanno dovuto aumentare la razione per lâalimentazione oltre a sopportare un surplus di costi maggiori di carburante, che è già a prezzi elevati,  per il riscaldamento delle strutture degli allevamenti. Insomma, pure se la Calabria, ha contato meno danni rispetto ad altre aree del paese maggiormente colpite - commenta il presidente della Coldiretti Calabria Pietro Molinaro â non mancano preoccupazioni per il reddito futuro delle imprese. Eâ stato encomiabile âprosegue â come gli agricoltori hanno reagito alle avverse condizioni e messo a disposizione i loro trattori utilizzati in diversi casi come spalaneve: una ulteriore conferma di come il mondo agricolo diventa protagonista in positivo davanti a situazioni di emergenza, dopotutto la cura e la tutela del territorio è di vitale importanza per lâattività agricola. Sullâopera di prevenzione è da registrare anche lâimpegno del sistema dei Consorzi di Bonifica, che con i propri mezzi e uomini sono intervenuti in varie circostanze. Continueremo a seguire âprosegue Molinaro - con lâintero sistema coldiretti lâevolversi del quadro globale, per risolvere dove è possibile con la grande solidarietà tipica del mondo agricolo situazioni particolari e segnalare  alle unità di crisi presso le Prefetture difficoltà e criticità che si possono presentare in particolare nelle zone di montagna. Un grazie convinto, - conclude Molinaro - sento di rivolgerlo ai sindaci, che ancora una volta hanno dimostrato che sono veramente in trincea e rappresentano il punto di riferimento essenziale in ogni situazione.        Â