La denuncia la coldiretti Calabria lâaveva già fatta ma ora trova complice lo Stato! I prodotti calabresi subiscono un danno di un miliardo di â¬uro lâanno dallâimitazione, contraffazione e taroccamenti vari dei prodotti agroalimentari simbolo della regione. Eâ il fenomeno dellâ Italian Sounding il business dellâimitazione grazie allâutilizzo di nomi o immagini che richiamano lâItalia e nel nostro caso la Calabria e che ha cifre davvero stratosferiche. Un vero e proprio furto âcommenta Pietro Molinaro presidente regionale di Coldiretti Calabria â una vera e propria piaga che trova nella Società SIMEST, controllata dal Ministero dello Sviluppo Economico, che finanzia imprese italiane che producono e commercializzano allâestero prodotti che di italiano hanno solo il nome. Ad essere pugnalati alle spalle sono imprese che vogliono investire, giovani che direttamente nella gestione della impresa o indirettamente con i servizi qualificati, in primis marketing e comunicazione, collegati alle filiere produttive agricole potrebbero rimanere in Calabria. Una triplice rapina- rimarca Molinaro â che ci toglie menti, braccia e distintività territoriale a danno della nostra economia e dei cittadini consumatori. Eâ stato accertato che i nostri salumi DOP, vengono duramente colpiti,  infatti è stato verificato che la Società Parmacotto partecipatata dalla SIMEST, vendono in un catena di negozi che la i salumi calabresi che godono del riconoscimento europeo e che di calabrese hanno solo il nome. Piuttosto che mantenere il valore aggiunto da noi âprosegue Molinaro â e utilizzare il Made in Italy come formidabile leva competitiva in un momento di grave crisi per creare nuove oppurtunità  di reddito, sviluppo e di occupazione, come auspicano tutte le forze sociali ed economiche,  si opta per mortificare le nostre attività e produzioni. Anzi, la SIMEST, con nostre risorse, finanzia allâestero imprese che commercializzano prodotti con una falsa identità di origine, utilizzando la manodopera dei paesi esteri e ivi creando valore aggiunto con i conseguenti svantaggi competitivi per il nostro sistema agroalimentare. Insomma si delocalizzano le produzioni e lâinternazionalizzazione delle imprese viene interpretata e attuata in modo penalizzante per le nostre produzioni. Non possiamo stare fermi davanti a tanta protervia, pilotata non si sa bene da chi ma che ha una regiaâ rilancia Molinaro â quindi è partita una mobilitazione che coinvolgerà tutte le forze sociali e chiederemo ai Comuni, Province, Regione, Camere di Commercio, Associazioni consumatori e Parlamentari di approvare e sostenere atti che manifestino concretamente il loro posizionamento a difesa della ricchezza dellâenogastronomia dei nostri territori e delle qualità delle produzioni: una sorta di diritti dâautore che spettano solo al nostro ingegno e al nostro lavoro.
15 Novembre 2011
LO STATO PUGNALA ALLE SPALLE ATTRAVERSO LA SIMEST IMPRESE ITALIANE CHE PRODUCONO E COMMERCIALIZZANO ALLâESTERO