FALSA CIPOLLA DI TROPEA MESSA IN COMMERCIO CON LâETICHETTA âCIPOLLA DOLCE DI CALABRIAâ
La coldiretti ha chiesto controlli alle autorità competenti ed invita i cittadini a segnalare la frode          Â
Mentre in Calabria e in tutta Italia scorazza a più non posso falsa cipolla rossa di Tropea Calabria IGP, câè chi continua a proteggere, passandola come una conquista, lâimpossibilità di confezionamento in campo da parte dei produttori della prezioso ed unico ortaggio. Lâultima trovata è presto detta! Nella provincia di Vibo Valenzia e zone limitrofe, una volta fraudolentemente etichettata ed esportata a livello nazionale e internazionale  viene messa in commercio cipolla rossa di provenienza incerta con la seguente dicitura in etichetta âCipolla dolce di Calabriaâ.     Tale pratica commerciale, costituisce un vero e proprio inganno per il cittadino-consumatore, poiché facendo forza sulle proprietà organolettiche - la dolcezza â e sulla indicazione âCalabriaâ, risulta non conforme alle norme che regolano la tutela della vera cipolla Rossa di Tropea Calabria IGP, con pregiudizievole e grave danno allâeconomia agricola e verso i consumatori. Cosa altro ci resta da fare âcommenta Pietro Molinaro presidente di Coldiretti Calabria â se non segnalare questa frode bella e buona alle autorità competenti Corpo Forestale, Guardia di Finanza, Carabinieri del NAC, e organismi ministeriali, nonché al Consorzio di Tutela della Cipolla Rossa di Tropea Calabria IGP che pur ricevendo finanziamenti âagricoliâ per la promozione e valorizzazione da parte dellâex Agensud del Ministero delle Politiche agricole e Alimentari, per la tutela non fa proprio nulla.  Questo invece dovrebbe essere il primo e fondamentale compitoâ. Noi -insiste Molinaro âproseguiamo a metterci la faccia per difendere il Made in Calabria, ed evitare che persone senza scrupolo utilizzando il âCalabria soudingâ imperterriti e con i fidi paladini, continuano a togliere reddito agli imprenditori agricoli, protagonisti principe di ogni filiera e che ogni anno a causa della contraffazione e relativo inganno per i consumatori, assistono ad un danno che per lâintero settore agroalimentare calabrese, abbiamo stimato in unmiliardo di â¬uroâ. Una partita tutta da giocare âconclude Molinaro â che rivolgendosi ai cittadini-consumatori li invita a leggere attentamente lâetichetta segnalando ogni abuso riscontrato.