25 Marzo 2020
Corona Virus: Coldiretti Latte: bene la richiesta dell’Assessorato Regionale per richiesta caseifici che utilizzano latte e cagliate non italiane

Diamo atto, commenta Franco Aceto Presidente di Coldiretti Calabria, che dopo una nostra sollecitazione l'Assessore all'agricoltura Gallo e il Dipartimento hanno richiesto al Ministero della Sanità  di rendere pubblici gli elenchi dei caseifici che importano latte e cagliate dall'estero che così facendo, contribuiscono notevolmente ad abbassare  le quotazioni di quello italiano. Continuiamo a giudicare insostenibili le richieste di riduzione del prezzo pagato agli allevatori proprio mentre i supermercati vengono presi d'assalto e nelle stalle si continua a mungere per garantire le produzioni e i rifornimenti nelle dispense degli italiani. E ancor di più, come abbiamo potuto verificare, l' eclatante che negli scaffali si trova pochissimo latte prodotto in Italia e in Calabria. Ogni giorno, riferisce, 5,7 milioni di litri di latte straniero attraversano le frontiere e invadono l'Italia con cisterne o cagliate congelate low cost di dubbia qualità  in piena emergenza coronavirus, proprio mentre alcune aziende di trasformazione cercano di tagliare i compensi riconosciuti agli allevatori italiani, con la scusa della sovrapproduzione.  Occorre evitare che i comportamenti scorretti di pochi caseifici compromettano il lavoro della maggioranza degli operatori della filiera ai quali va il plauso della Coldiretti e poi l'affondo di Aceto: chi approfitta della situazione di emergenza venga escluso dai fondi previsti per sostenere il comparto agroalimentare come gli aiuti agli indigenti. In gioco c'è il futuro di un settore che, rileva la Coldiretti , produce ogni anno in Calabria oltre 700mila quintali di latte di mucca e garantisce la produzione di formaggi. Quando una stalla chiude evidenzia la Coldiretti,  si perde un intero sistema fatto di animali, di prati per il foraggio, di formaggi tipici e soprattutto di persone impegnate a combattere, spesso da intere generazioni, lo spopolamento e il dissesto idrogeologico.