In una lettera indirizzata ai vertici dellâANAS, delle Ferrovie dello Stato e della Calabria, Anci e UPI Calabria e al Presidente Oliverio la Coldiretti  chiede che venga bandito, nei lavori di manutenzione e pulizia delle aree di pertinenza ovvero ai margini delle strade, delle ferrovie e in tutti quei luoghi di uso pubblico, lâuso dellâerbicida e si faccia ricorso, per le operazioni di sfalcio, agli appalti ambientali che possono essere stipulati anche con gli agricoltori come previsto dallâart. 15 della L. 228/2001.              Stiamo assistendo â scrive Molinaro Presidente di Coldiretti Calabria - con preoccupazione e in diverse occasioni ad un utilizzo, quantomeno improprio, dellâerbicida âglifosateâ per le operazioni di diserbo fatte prevalentemente lungo scarpate e a ridosso di coltivazioni. Si preferisce "disseccare l'erba" piuttosto che tagliarla, rischiando però di distruggere l'equilibrio naturale e inquinare terreni e falde acquifere. Oltre a stigmatizzare tale pratica, ribadiamo - si legge - la nostra contrarietà all'utilizzo dell'erbicida dovuto a diversi ordini di motivi. Il primo è rappresentato dalla tutela della salute dei cittadini, che è per tutti, una priorità assoluta. I pesanti dubbi che gravano sulle conseguenze sanitarie legate all'utilizzo di questo erbicida, ne costituiscono una ragione sufficiente. In secondo luogo, il glifosate è un erbicida incompatibile con l'impostazione, basata sulla qualità e la bio-diversità , che caratterizza il âmade in Calabriaâ una tra le regioni più green dâEuropa. La Calabria ha guardato avanti e  la Regione ha impresso un'accelerazione in direzione di una maggiore sicurezza procedendo allâaggiornamento dei Disciplinari di Produzione Integrata delle infestanti e Pratiche agronomiche con la conseguenza che è stato bandito lâuso del diserbante âglifosateâ; lâagricoltura calabrese di questo ne fa un punto di forza competitivo perché si qualifica sempre di più garante della sicurezza alimentare, conferma alti standard qualitativi e ciò incide notevolmente sulla valorizzazione delle nostre produzioni.       Questa decisa scelta, sta generando un futuro trasparente anche verso i cittadini -consumatori. âGlifosate zeroâ ci pone ai primi posti sempre di più quale territorio vocato al biologico e a produzioni di qualità eco-sostenibili.    dopotutto il PSR Calabria (Programma di Sviluppo Rurale) 2014-2020  premia proprio lâagricoltura con i prodotti di qualità e realmente sostenibile nell'interesse della nostra salute e dell'ambiente. I dati sul comparto - annota Coldiretti - sono eloquenti: 8787 aziende in regime di agricoltura biologica con una superficie di 160.164 ettari e 984 le aziende in regime di agricoltura integrata per 18.593 ettari e complessivamente queste aziende coltivano il 32 % della superficie agricola utilizzata. Ad ulteriore comprova, la Coldiretti cita      la decisione degli Stati membri dell'Unione Europea, che il 27 aprile u.s. hanno approvato una proposta della Commissione, per vietare l'uso di pesticidi neonicotinoidi, ritenuti letali per le api., che come ben si sa sono vere e proprie sentinelle dellâambiente.     Queste â conclude la lettera - sono più che sufficienti ragioni per chiedere che ciascuno faccia la propria parte nel rispetto del territorio e dellâagroalimentare calabrese.
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3 Maggio 2018
COLDIRETTI CHIEDE CHE NON SI UTILIZZI IL GLIFOSATO NEL DISERBO DELLâAREE DI PERTINENZA PUBBLICA