Il 25 febbraio si è svolto online il Consiglio di presentazione dei membri del nuovo CdA dell’Associazione Nazionale dei Condifesa (Asnacodi). Tra i membri nominati, Francesco Vecchio, Presidente di CO.DI.P.A.CAL, il Consorzio di Difesa delle produzioni agricole in Calabria.
È la prima volta che il Consorzio di Difesa delle Produzioni Agricole in Calabria è chiamato a presenziare nel CdA di Asnacodi. Un risultato che ci rende orgogliosi e che segna l’inizio di un cammino al fianco degli altri Condifesa d’Italia per garantire alle imprese agricole l’assistenza e la tutela di cui hanno bisogno.
Sono onorato di poter rappresentare la Calabria nel confronto con gli altri Condifesa – ha dichiarato Francesco Vecchio – essere portavoce delle esigenze del nostro territorio e nello stesso tempo collaborare e prendere parte alle decisioni riguardanti le attività dei Consorzi a livello nazionale, permetterà di offrire alle imprese agricole una tutela e un’assistenza sempre più mirate ed efficaci.
L’incontro di giovedì scorso, infatti, ha dato il via al dialogo tra i rappresentanti di diversi Condifesa con l’obiettivo comune di elaborare e mettere in atto soluzioni mirate alla tutela e valorizzazione delle imprese agricole di tutta Italia.
L’impegno è quello di proporre e portare avanti misure e soluzioni che tengano conto della diversità dei territori e dei bisogni delle imprese, con l’obiettivo di salvaguardare il lavoro dei nostri agricoltori e allevatori, garantire le produzioni, perché la qualità e la genuinità che esse rappresentano continuino ad essere il tratto distintivo delle eccellenze enogastronomiche made in Italy – ha aggiunto Francesco Vecchio.
Durante il Consiglio si è discusso delle novità sull’imminente apertura della nuova campagna vegetali, caratterizzata dall’avvento degli Standard Value che sostituiscono i farraginosi sistemi di dichiarazione delle rese pregresse che fino al 2020 hanno esasperato agricoltori e Centri di Assistenza Agricola. La tutela delle produzioni agricole dalle avversità atmosferiche attraverso il percorso assicurativo, ad oggi risulta essenziale per mettere in sicurezza il reddito aziendale.
Tra gli argomenti affrontati in sede di consiglio c’è anche la situazione relativa ai contributi pregressi non ancora liquidati alle aziende zootecniche.
“Le aziende hanno il diritto di avere il contributo di quanto investito negli anni per proteggersi dai danni subiti dalle epizoozie. È nostro dovere fare di tutto perché le aziende zootecniche in attesa di contributi dal 2015, recuperino quel che spetta loro” – ha tenuto a sottolineare il Presidente Francesco Vecchio.
Nel corso del nuovo CdA si è parlato, inoltre, dell’organizzazione per la prossima Programmazione Europea, con particolare attenzione ai fondi mutualistici, una misura sinergica tra imprese che unendosi possono sostenersi a vicenda e contare sui fondi per far fronte a perdite di fatturato dovute a danni alle coltivazioni non coperti dalle assicurazioni.
Per quanto riguarda la politica interna il CdA ha discusso anche i principali interventi da attuare per migliorare il sistema, rendendo più efficiente la gestione dei rischi e l’organizzazione dei consorzi di difesa con l’obiettivo di rendere più efficiente ed evoluto il sistema consortile e ridurre il gap di adesione tra nord e centro/sud Italia.
Puntiamo sull’innovazione, sulla digitalizzazione delle informazioni e l’analisi di big data per il monitoraggio di superfici e quantità prodotte, per il rilevamento delle avversità atmosferiche e la verifica dei sinistri. Controllando ciò che realmente accade nei diversi territori, soprattutto sul piano climatico, possiamo efficientare la Gestione del Rischio rendendo alle imprese un servizio necessario all’agricoltura del prossimo futuro.